L’autoclave sterilizzatrice è un dispositivo che svolge all’interno di ogni struttura sanitaria un ruolo molto importante.
Il suo utilizzo deve essere pertanto molto semplice, intuitivo ed ergonomico.
Clavia e Clavia XL sono realizzate per essere utilizzate da tutti gli operatori con estrema facilità.
Esistono molti modelli di autoclavi sterilizzatrici, con caratteristiche e peculiarità diverse. Ogni struttura medica o studio,deve adottare il modello più consono alle proprie esigenze operative,dettate dai carichi che deve sterilizzare.
In materia di carichi, le EN, hanno definito in modo preciso la classificazione chiarendo che si intendono carichi di tipo B i seguenti materiali:
Corpi cavi
Materiali o dispositivi con cavità, ostruzioni,ecc. Questi si suddividono in due classi definite in modo preciso attraverso un’accurata descrizione di rapporto fra lunghezze e diametro. Esponiamo di seguito alcuni esempi di riferimento generale: cannule, tubi o dispositivi con passaggi considerevoli;turbine, manipoli e dispositivi con fori ciechi o di piccole dimensioni.
Corpi porosi
I corpi porosi,sono materiali semplici o composti che possono assorbire i fluidi,(tesuti, camici, garze, medicazioni, ecc.)
Cicli costantemente monitorati
La linea autoclavi sterilizzatrici Clavia-Clavia XL sono complete di dispositivo per il costante controllo e monitoraggio dei cicli di sterilizzazione. Qualsiasi tipo di anomalia viene rilevata e nel caso pregiudichi il ciclo di sterilizzazione, l’apparecchiatura viene immediatamente bloccata e tramite un messaggio viene visualizzata l’anomalia.
Cicli prefissati non manipolabili
Tutti i cicli prefissati garantiscono sempre una sicura sterilizzazione dei materiali trattati. Non vi è nessuna possibilità d’intervento e manipolazione dei cicli da parte degli altri operatori e ciò evita qualsiasi tipo di possibile errore umano. Tutti i cicli assicurano la sterilizzazione di carichi di tipo B e hanno il sistema di vuoto frazionato, controlli e parametri. Anche una selezione non corretta del ciclo desiderato assicura sempre una sterilizzazione sicura su ogni tipo di materiale trattato.
Ergonomia e facilità d’uso, basta pigiare un pulsante per selezionare il ciclo e un altro pulsante per dare inizio al processo completo.
Il processo di sterilizzazione è composto da diverse fasi, per ogni punto DNA Anthos ha voluto adattare soluzione tecniche d’avanguardia.
Il vuoto è la prima fase del ciclo ed è determinante per una corretta sterilizazzione.
Assicuriamo un’ottimo risultato adottando una pompa di altissima qualità, che permette l’asportazione delle sacche d’aria anche in corpi cavi e porosi. Preriscaldo è la fase in cui vengono stabilizzati i parametri del ciclo di sterilizzazione, temperatura e pressione. Noi adottiamo un sistema di preriscaldo con elemento riscaldante studiato per ridurre al massimo i tempi di questa fase. Il tempo di esposizione è il periodo in cui vengono debellati tutti i microrganismi, pressione, temperatura e tempo devono essere monitorati in modo perfetto.
Noi possiamo contare su un sistema a doppia sonda e controllo a microprocessore, gestito dall’esclusivo sistema P.I.D. L’asciugatura assicura il mantenimento sterile degli strumenti. DNA Anthos adotta un sistema combinato vuoto+calore che assicura una perfetta asciugatura dei materiali sterilizzabili, sia liberi che imbustati.
L’importanza del vuoto
Dopo aver terminato il carico dell’autoclave sterilizzatrice e chiuso il portello, il vuoto viene inglobato all’interno della camera dell’aria ambiente, che per una diversa elasticità fisica non si ingloba con il vapore prodotto. Queste “Bolle d’aria”restano”fredde”, pertanto sono un impedimento per una corretta e sicura sterilizzazione dei materiali trattati. E’ importante adottare un sistema di espulsione forzata di queste bolle d’aria.
I sistemi di vuoto
Esistono diversi sistemi di vuoto applicabili alle autoclavi sterilizzatrici. Il metodo di vuoto più evoluto e sicuro per ottenere una sterilizzazione sicura su tutti i materiali, compresi quelli cavi e porosi, è il vuoto frazionato.
Sterilizzatrice Clavia-Clavia XL adottano il sistema di vuoto frazionato.
Il vuoto frazionato è un sistema che alterna fasi di pressione negativa a fasi di pressione positiva e viene attuato all’inizio di ogni ciclo di sterilizzazione. Questo metodo è la massina espressione tecnica del vuoto ed assicura l’espulsione delle sacche d’aria in tutti i materiali, anche in quelli cavi e porosi.
DNA Anthos adotta sulle autoclavi una pompa del vuoto di altissima qualità, realizzata in collaborazione con un’azienda tedesca leader del settore del vuoto medicale. La pompa è monocorpo, doppia testa e le sue membrane sono realizzate per essere compatibili con aria e vapore. Il dispositivo è stato studiato per un uso continuativo e per avere una lunga durata nel tempo.
Il sistema P.I.D.
L’impegno primario di DNA Anthos è quello di realizzare un prodotto con soluzioni, caratteristiche e peculiarità uniche, che assicurino all’utente massima affidabilità e sicurezza. I nostri uffici ricerca, con il supporto e la collaborazione di Enti esterni, hanno realizzato un sistema straordinario che è stato applicato per la prima volta alle nostre autoclavi sterilizzatrici, questo innovativo dispositivo è il P.I.D. Acronimo di ”Proporzionale Integrale Derivato”ed è la massima espressione dei controlli a catena chiusa.
La struttura di questo sofisticato controllo è semplice e flessibile. P.I.D. Assicura un costante controllo e monitoraggio a tutto il sistema dell’ autoclave sterilizzatrice, intervenendo automaticamente nel caso di anomalie sui parametri tecnici ed elettronici non corretti. Un dispositivo che si comporta come un ”vero e proprio tecnico” con capacità di diagnosi e intervento in tempo reale. Una soluzione che limita anomalie ed allarmi, garantendo massima affidabilità e limitando al minimo eventuali fermi della macchina.